ENERGIA E TERRITORIO

ITALIA NOSTRA PROMUOVE UNA SERIA POLITICA ENERGETICA BASATA SUL RISPARMIO. CONTRARIA AL NUCLEARE, ITALIA NOSTRA RITIENE CHE LE RINNOVABILI SIANO UTILI MA NON DEBBANO DEVASTARE IL PAESAGGIO. Per saperne di più clicca qui.

venerdì 23 novembre 2012

TERNI PARTECIPA ALLA SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI


Terni - Domenica 25 novembre, dalle ore 16.30, vi aspettiamo alla sala "Nicola Marrone" del Centro Sociale Guglielmi per festeggiare insieme la conclusione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti
Questa iniziativa si aggiunge a quelle già realizzate nell'ambito di un progetto più ampio che abbiamo denominato "It's time to make a change! Cultura della Sostenibilità" e che ha come obiettivi e finalità quelli di: a) promuovere la consapevolezza nell'acquisto di prodotti in conseguenza delle caratteristiche degli imballaggi e della loro possibile riciclabilità o riuso; b) presentare le possibili opzioni di smaltimento e gestione della raccolta differenziata e valutare il loro rispettivo impatto ambientale, con l'idea che il cittadino possa divenire conscio della possibilità di promuovere nel proprio piccolo i comportamenti virtuosi e più in generale possa formulare proposte e suggerire modifiche atte a migliorare la situazione ambientale nel contesto in cui vive; c) fornire indicazioni, anche quantitative e pratiche, sull'impatto ambientale generato da scelte non corrette (buttare il cibo, non riusare imballaggi ove possibile, ricomprare invece che riparare...); d) attraverso mini-laboratori avviare delle esperienze di conoscenza dei materiali e delle loro problematiche d'uso e di smaltimento tali da portare alla formulazione di idee applicabili al contesto locale che portino ad un'efficace e praticabile risparmio di risorse.
L'iniziativa è stata ideata e sarà realizzata dalla sezione di Terni di Italia Nostra onlus in collaborazione con il Centro Sociale Guglielmi di Terni (A.S.C.R. Guglielmi onlus & A.P.S. "Rete Sociale Guglielmi") e con il contributo del CeSVol - Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Terni.
Fin d'ora, un ringraziamento particolare va al Prof. Carlo Santulli, al quali va anche la nostra infinita riconoscenza per l'aiuto, la cortesia, la competenza e la sempre paziente disponibilità.

Link utili:


venerdì 13 luglio 2012

[SABATO DEL VILLAGGIO] IDEE CONTRO L'AUTODISTRUZIONE CULTURALE: A TERNI IL PRIMO MUSEO NAZIONALE DELLA CARTOLINA

Il Sabato del Villaggio rappresenta l'intervento settimanale di Italia Nostra di Terni. 
Esso intende stimolare una riflessione attenta sul profilo ambientale, storico e artistico della città.

UNA VIVA MEMORIA STORICA CONTRO L'AUTODISTRUZIONE CULTURALE:
A TERNI IL PRIMO MUSEO NAZIONALE DELLA CARTOLINA,
DA IMPLEMENTARE IN UNA RETE DI MICROMUSEI



Di fronte al crescente degrado dei beni culturali di Terni non si può perdere altro tempo, ma occorre concepire idee nuove e appropriate per salvare la memoria storica di una città che sembra destinata ad un’inesorabile “autodistruzione” identitaria.
Si tratta di rimettersi in gioco con umiltà ripartendo dai grandi ideali, cercando di integrare le competenze dei giovani specialisti, convincendosi che la memoria collettiva è un valore fondante: la civiltà di un popolo si riconosce dall’approccio con il proprio passato.

Prendiamo spunto dalla fertile attività del Poligrafico Alterocca tramite cui abbiamo imparato a conoscere ed amare il nostro Paese, a stringere contatti, condividere desideri, trasmettere messaggi, sogni e sentimenti; abbiamo iniziato a socializzare a distanza e a provare, perché no, un pizzico d’orgoglio anche per la nostra città. Sì, perché la produzione dell’Alterocca ha rivelato i più importanti monumenti e raccontato le trasformazioni e le ferite di Terni, prima e dopo il conflitto mondiale. Tutto questo oggi non può essere commemorato, con l’elevato rischio di smarrire testimonianze tecniche e meccaniche che, nel duro e nobile sacrificio di centinaia di lavoratrici e lavoratori di allora, nostri avi, permisero a Terni di essere conosciuta in tutto il mondo.
Si può allora pensare ad un Museo nazionale della Cartolina a Terni da dedicare al genio di Virgilio Alterocca? La mission di un museo tematico come questo dovrebbe consistere nel presentare un’eccellenza artistica e imprenditoriale che ha fatto della carta e della fotografia uno strumento da mettere sulle mani di tutti per narrare il paesaggio, la storia, gli usi e i costumi, la devozione e le pratiche religiose degli italiani con l’ausilio di speciali applicazioni informatiche.
Il museo dovrebbe essere insediato entro uno spazio importante, spartito in ambienti correlati nei quali si mostri la tecnica di stampa fino all’esposizione dei più significativi esemplari di cartoline, che varieranno ciclicamente così da renderlo sempre attrattivo. L’istituto ambirà ad essere punto di riferimento per i collezionisti di tutto il mondo, che potranno donare le proprie collezioni, affinché siano catalogate e messe a disposizione dei visitatori. Un istituto capace di dialogare con la città e con il mondo, distinguendosi come strumento di conservazione di tracce ormai perdute non solo del nostro territorio, spazio privilegiato di crescita culturale ed economica.

Da qui l’idea più ampia di una rete di micro-musei atti ad affiancarsi e integrarsi vicendevolmente, creando un itinerario culturale fatto di spazi prestigiosi affacciati sulle principali piazze e vie di Terni. Un’area tale da andare oltre il recinto di un museo del CAOS da tempo angusto. Ecco perché è necessario implementare una “rete cittadina della cultura”, al di fuori della quale gli esistenti monumenti collettivi e identitari –anche di tipo archeologico/industriale- finiscono solo per diventare anonimo arredo urbano, se non peggio, come purtroppo è quotidianamente dimostrato.

Terni, 13 luglio 2012.

Giuseppe Cassio
Vice Presidente Italia Nostra - Terni

venerdì 6 luglio 2012

[SABATO DEL VILLAGGIO] ALTEROCCA, CENTURINI E LE MURA DELLA CITTA': IL LAVORO DEGLI AVI E LA CRISI DI IDENTITA' DI TERNI

Il Sabato del Villaggio rappresenta l'intervento settimanale di Italia Nostra di Terni.
Esso intende stimolare una riflessione attenta sul profilo ambientale, storico e artistico della città.


brandello di muro...

Quando molti anni fa venne abbattuto l'antistadio, qualche crepa si produsse anche nel rapporto tra Terni e una parte importante del suo tessuto culturale. Era una crepa che si aggiungeva a vere e proprie fratture della nostra storia contemporanea.
Un sottile filo rosso lega l'episodio di allora rispetto a quanto avvenuto di recente con le tristi vicende del prezioso materiale Alterocca - l'impresa che diffuse nel mondo la cartolina illustrata - abbandonato da tempo in un grigio capannone unitamente alle spoglie ampiamente cannibalizzate dai macchinari dell'ottocentesco jutificio Centurini.
Questi fatti squarciano il velo su un tema fondamentale per capire il senso e anche il futuro di una comunità: qual è l'identità culturale di Terni? Come questa comunità, come i suoi dirigenti apicali, ne difendono il patrimonio storico, ambientale, monumentale e artistico?
Partiamo da un apparente dettaglio. I locali pubblici sarebbero già sufficienti per accogliere in sicurezza beni di interesse generale come quelli di cui si parla: una ricerca catastale indica che le proprietà del Comune sono circa 5.000 (cinquemila!) tra edifici e terreni.
Il problema non è che manchino gli spazi, ma che talora manchi la passione, l'amore per la città, l'interesse per la sua storia, anche perché, a furia di demolire il nostro passato, non si capisce più dove siano le nostre radici culturali, quale ne sia il cuore. Dopo le mutilazioni della guerra, non fu ricostruita l'antica città come pure altrove avvenne: qui, in modo pilatesco, abbiamo lasciato smarrire la memoria del bello, obliterando l'anima di Terni.
Cade perciò la tensione etica - che è anche vigilanza: ma su cosa vigilare, se poi distruggiamo tutto? Largheggia la rassegnazione al brutto e all'incongruo: se già nel lontano 1430 un bando sanzionava l'asportazione delle pietre, perché quasi 600 anni dopo si consente in via della Rinascita l'annichilimento di parte delle vestigia medievali, salvo tentarne un'agghiacciante ricostruzione in cemento, per far posto a un palazzo completamente fuori contesto e la cui sagoma non entra nelle mura? Trattandosi di manufatti pubblici molto risalenti nel tempo, sono sottoposti a tutela monumentale ope legis (artt. 10, 12, D.Lgs. 42/2004): perché allora sono stati abbattuti?

dalle pietre al cemento
L'esito degli atti di autoflagellazione compiuti dalle classi dirigenti è una crisi di identità, senza fine sciolta in una ternitudine che è l'atteggiamento malinconico di chi sa di essere né carne, né pesce.
La perdita del materiale Alterocca e Centurini, e potenzialmente altro, allo stesso modo della mancata riparazione del tessuto urbanistico originario, sono la risultante di una tendenza autodistruttiva che occorre respingere insieme con forza. Come si può ripartire e parlare di futuro, di lavoro per i giovani, se si persevera nel non rispettare l'opera di chi ci ha preceduto, in fin dei conti la nostra stessa storia?

Andrea Liberati
Presidente Italia Nostra - Terni

Terni, 6 luglio 2012.

lunedì 2 luglio 2012

RINNOVO DELLE CARICHE SOCIALI: ANDREA LIBERATI ELETTO PRESIDENTE, CASSIO VICE E SANSONI SEGRETARO




Dopo quattro anni, l'assemblea di Italia Nostra di Terni ha proceduto stamane al rinnovo delle cariche sociali.
Gli iscritti della storica organizzazione nazionale hanno dunque individuato - all'unanimità - i nomi con cui portare avanti idee e progetti volti a salvaguardare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico anche a Terni.
Succede a Daniele Pica nel ruolo di Presidente il dottor Andrea Liberati, giornalista e animatore a Terni del progetti di recupero degli ipogei della basilica di San Valentino, con promettenti ritrovamenti e crescente interesse.
La vicepresidenza è assunta dal dottor Giuseppe Cassio, funzionario della Diocesi di Terni, storico dell'arte, autore di numerose pubblicazioni a carattere eminentemente culturale.
Segretario di Italia Nostra è l'avvocato civilista Marco Sansoni, attivo sul fronte anche legale relativamente ai delicati equilibri tra ambiente e produzione.
Liberati è netto: "Porteremo avanti un serrato dialogo con le Amministrazioni locali onde evitare il ripetersi di scelte improbabili nel centro storico così come nelle periferie, a iniziare dal c.d. cubo arancione del nuovo mercato - con il suo gigantesco scarrabile per rifiuti in bella vista sul Nera. Abbiamo poi già contestato la nave da crociera vicina al santuario di San Francesco, così come altre strutture del genere, irrispettose del contesto artistico-monumentale di una città - la nostra - i cui natali precedono quelli di Roma".
Come difendere l'ambiente? "Occorre tornare alle basi: facciamo di più per rendere presentabile la città, che è anzitutto sporca. Pensiamo dunque a un piano straordinario di recupero che veda anche la cittadinanza più attenta e partecipe. Gruppi di residenti potrebbero adottare brani di quartiere, così come si fa nelle più avanzate realtà dell'Occidente".
Secondo Liberati, occorrono da un lato interventi amministrativi più incisivi; dall'altro è necessario lottare per l'affermazione collettiva di sensibilità portatrici di futuro: "Purtroppo basta un rapido giro presso municipalità contigue per accorgersi che solo qui impera una certa sciatteria - da una cartellonistica sgraziata e penzolante a marciapiedi e strade emmenthal, da piste ciclabili ferme a 20 anni fa a un'attenzione non ancora sufficiente in tema di concentrazione di metalli pesanti nell'aria, senza tacere della pervicace volontà di insediare ancora una volta qui impianti di incenerimento a caratura regionaleNo, grazie, questo è il passato! I pascoli erbosi grazie a cui Terni può crescere sono rappresentati dalle attività green: attendiamo perciò che la svolta verde prospettata oggi dal Comune diventi realtà e si arricchisca con interventi concreti e decisivi. Affianchiamo dunque alle peculiarità anche artistiche della storia di Terni, grande ma ingiustamente marginalizzata, le nuove sensibilità: ne trarremo spunto per un'esistenza feconda e recupereremo il senso di meraviglia per un paesaggio di cui siamo figli e che rappresenta la nostra memoria. E' l'univo paesaggio che abbiamo: quello che resterà dentro ai nostri occhi per tutta la vita".

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