ENERGIA E TERRITORIO

ITALIA NOSTRA PROMUOVE UNA SERIA POLITICA ENERGETICA BASATA SUL RISPARMIO. CONTRARIA AL NUCLEARE, ITALIA NOSTRA RITIENE CHE LE RINNOVABILI SIANO UTILI MA NON DEBBANO DEVASTARE IL PAESAGGIO. Per saperne di più clicca qui.

martedì 28 ottobre 2008

IL 19 OTTOBRE SI E' TENUTO A MANTOVA IL CONGRASSO SOCI 2008 DI ITALIA NOSTRA

Mantova, 19 ottobre 2008Congresso nazionale di Italia Nostra.IL PRIMATO DELLA TUTELANell’anno in cui si celebrano i sessant’anni della Costituzione (con l’innovativo articolo 9) e ha preso forma definitiva (conclusa la seconda revisione) il Codice dei beni culturali e del paesaggio, Italia Nostra dedica il proprio congresso nazionale a “Il primato della tutela”, per avviare (non certo per esaurire) una necessaria verifica: se e come, da un lato, quel principio fondamentale abbia trovato adeguata attuazione nella produzione legislativa ordinaria (il “Codice” innanzitutto e le altre norme che hanno definito le competenze e regolato l’esercizio della funzione di tutela); e, dall’altro, se nella prassi quel primato (sancito dalla Costituzione e sempre ribadito dalla Corte Costituzionale) sia stato fatto valere e sia osservato nei rapporti con l’esercizio di diverse attribuzioni pubbliche e nel confronto con altri interessi ai quali pur si riconosca pubblica rilevanza.Perché il nostro congresso a Mantova. Prendemmo l’impegno oltre un anno fa quando la giunta di Italia Nostra si convocò in questa città per esprimere il suo sostegno alla Amministrazione comunale e alla Sindaco che avevano con determinazione preso atto di un errore urbanistico del recente passato e avvertivano il dovere di porvi rimedio. Un nuovo insediamento residenziale avrebbe infatti irrimediabilmente alterato il mirabile...

sabato 25 ottobre 2008

ALLA RICERCA DEL THYRUS SCOMPARSO






ALLA RICERCA DEL THYRUS SCOMPARSO
IL SIMBOLO DI TERNI STA CADENDO A PEZZI, ABBANDONATO IN MEZZO A QUELLI CHE UN TEMPO ERANO DEI GIARDINI E CHE OGGI SEMBRANO UNA FORESTA


Numerose segnalazioni di cittadini indignati ci hanno denunciato lo stato pietoso in cui versa la statua del Thyrus (foto A). Il simbolo di Terni, che ritroviamo anche nello stemma della città, il drago, giace dimenticato al centro di quelli che un tempo potevano essere chiamati giardini e che oggi assomigliano più ad una “foresta vergine” (foto B, C, D).
La statua del Thyrus, alla cui base è riportata la famosa incisione “THYRUS ET AMNIS DEDERUNT SIGNA TERAMNIS” tanto celebrata sia dal Lanzi che dal Tocchi, avrebbe bisogno di essere ristrutturata e, ancor più, di trovare una nuova collocazione più confacente ad un reperto di così grande valore simbolico per la città.
Una leggenda vuole che molti secoli fa, nei dintorni di Terni, un orribile essere dall’alito mefitico si aggirasse tra le paludi vicine alle campagne ternane seminando terrore e morte, aggredendo i viandanti, spingendosi addirittura ed un passo dal centro cittadino. Un giorno un giovane della famiglia dei Cittadini, raccolse l’invito lanciato più volte dal Consiglio degli anziani a tutti i cavalieri ed affrontò il Thyrus in una terribile e sanguinosa lotta in cui, il coraggioso ragazzo, ebbe la meglio. Terni era finalmente salva.
Questa leggenda ci mostra il Thyrus come il simbolo della grave e malsana situazione ambientale in cui versava la conca. La presenza di paludi ed acquitrini causava il nascere e diffondersi della malattia. Il Thyrus era la malattia che uccideva esalando dalle proprie fauci un alito fetido e mortale.
Dalla fotografia “E” notiamo che la statua risulta già gravemente danneggiata in vari parti (in modo particolare, il muso e la coda), dalle fotografie “B, C, D” vediamo lo stato di completo abbandono dei giardini di Viale Campofregoso che rendono ormai irraggiungibile il luogo in cui quello che un tempo era il ‘glorioso’ Thyrus è stato abbandonato. Dalla foto E, notiamo addirittura che il tronco di un albero ormai secco sta minacciando l’importante reperto.
Chiediamo, dunque, l’immediato intervento del Comune per trovare un degna collocazione, possibilmente al chiuso, alla statua del Thyrus che dovrà, al più presto, essere anche ristrutturata. Chiediamo, inoltre, la sistemazione dei giardini di Viale Campofregoso oggi inutilizzabili.

sabato 11 ottobre 2008

ETERNIT E NEON ABBANDONATI NELL’EX DEPOSITO ASM













PROTESTE IN VIA BATTISTI PER IL DEGRADO IN CUI VERSA LA STRUTTURA
RESPONSABILITA’ DELLA REGIONE?

Dopo numerose segnalazioni di cittadini preoccupati, siamo andati a controllare la vasta area dell’ex deposito e officina riparazioni dell’ASM nella zona centralissima di Viale Cesare Battisti che risulta essere di proprietà della Regione dell’Umbria.
Questa la situazione:
- il cancello d’ingresso (foto A)non è chiuso né con lucchetto, né con catene, un semplice fil di ferro arrugginito lo tiene accostato permettendo a chiunque, anche ai bambini, di entrare;
- all’interno, decine di cassonetti (foto B) sono stati abbandonati rovesciati a terra;
- in alcuni di questi cassonetti (foto c), centinaia di neon abbandonati;
- ondulati di eternit (foto D) sono lasciati all’aperto;
- nella struttura, ormai fatiscente (foto E,F), è visibile qualche giaciglio approntato alla buona da qualche cittadino extracomunitario;
- piante ed erbacce (foto G e I) crescono spontaneamente dappertutto;

Lo stato di totale degrado è evidente, la struttura è in completo abbandono almeno dal 1999 senza che nessuno si sia mai preoccupato di mettere in sicurezza nemmeno l’ingresso, con grave pericolo per l’incolumità di tutti i residenti, specialmente i più piccoli, che potrebbero entrare facilmente anche per giocare.
In questa situazione, tra la sporcizia, diventa facile immaginare di quanti e quali animali la struttura sia piena. Essendo poi abbastanza nascosta (foto H) è diventata un luogo ideale di attrazione per extracomunitari e delinquenti, arrecando disagi ed alimentando i timori per la sicurezza nella popolazione residente.
Di chi è la responsabilità? Della Regione dell’Umbria, proprietaria dell’area? Dell’ASM che è stata l’ultima ad averla utilizzata? Sarebbe opportuno che l’A.R.P.A. e la Guardia Forestale effettuassero gli opportuni controlli.

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